La Blonde d’Aquitaine si è distinta a livello europeo per le sue numerose peculiarità, tra cui la facilità di allevamento e l’eccellenza della sua carne. Da decenni è allevata con una passione tramandata di generazione in generazione. Le sue qualità, garanzia di sicurezza alimentare e risultato del benessere animale, sono riconosciute non solo dai Label Rouge [MC1] francesi, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo, ma anche dall’italiano Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia (SQNZ). Nelle prossime righe approfondiremo le peculiarità di quest’ultimo regime di qualità e chiariremo in che modo sia garanzia d’eccellenza.

SQNZ e MiPAAF a difesa della qualità

Il Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia (SQNZ) nasce su volere del Parlamento Europeo e del Consiglio. Ai sensi dell’art. 16 del Regolamento UE n. 1305, il SQNZ è un regime di qualità volontario. Si tratta, in buona sostanza, di un regime riconosciuto dall’Unione Europea e strutturato secondo le sue linee guida al fine di guidare il consumatore nella scelta di prodotti di qualità superiore.

Le radici del SQNZ sono da ricercarsi in un decreto emanato già nel 2011 dal MiPAAF, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Stiamo parlando di un organo politico che rappresenta l’Italia dinanzi all’Unione Europea nelle materie di competenza ed è riconosciuto anche a livello internazionale. Esso si occupa della politica agricola, dell’agroalimentare, di pesca e acquacoltura, della preservazione di boschi e foreste, ma anche di frodi e sicurezza alimentare.

Il logo del MiPAAF

Tra gli obiettivi del MiPAAF si annovera quello di valorizzare e certificare prodotti agroalimentari con caratteristiche specifiche, oppure la cui filiera si basa su particolari processi produttivi, o ancora con una qualità finale significativamente superiore rispetto alle norme commerciali. Proprio per questo nasce il SQNZ, un organo istituzionale che si occupa non solo della definizione delle linee guida da seguire per ottenere il riconoscimento, ma anche dell’effettivo controllo sul rispetto delle stesse.

SQNZ: una sigla, una garanzia

La sigla SQNZ va ad aggiungersi a quelle riconosciute dall’Unione Europea e già da tempo apprezzate dai consumatori, come DOP (Denominazione d’Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta). Certo, spesso le sigle ci confondono e non riusciamo a comprenderne l’effettivo significato. Ciononostante, esse hanno un obiettivo comune: certificare la qualità del prodotto per orientare il consumatore a una scelta consapevole.

Inoltre, tali sigle giocano un altro ruolo fondamentale: consentono ai prodotti di uscire dall’anonimato. Sul bancone del supermercato, infatti, si trovano schiere di prodotti indistinti. Al contrario, i marchi riconosciuti a livello Europeo, con i loro loghi inconfondibili, permettono al consumatore finale di individuare facilmente i prodotti controllati e di qualità direttamente al momento dell’acquisto.

Vitellone e scottona ai cereali: un disciplinare approvato dal SQNZ

Le sigle, con i relativi loghi, sono di fatto garanzia di un certo tipo di filiera, improntata alla qualità e rigidamente controllata. In particolare, il SQNZ ha approvato sotto il suo marchio-ombrello una serie di disciplinari che regolano produzioni di qualità in diversi ambiti, nello specifico “Vitellone e Scottona ai cereali”, “Fassone di Razza Piemontese”, “Bovino Podolico al Pascolo” e “Uovo + Qualità ai cereali”.

Vitellone e scottona ai cereali: l’alimentazione è il segreto dell’eccellenza

Gli allevatori di Blonde d’Aquitaine in Piemonte aderiscono al disciplinare “Vitellone e Scottona ai Cereali”, approvato dal SQNZ. Con riferimento a tale regolamento, sono doverose innanzitutto alcune precisazioni terminologiche. Il termine “scottona”, infatti, non si riferisce, come si usa nel linguaggio comune, a un tipo di carne, bensì a un bovino femmina che non ha mai partorito. Per “vitellone” si intende, in gergo tecnico, un maschio tra i 12 e i 24 mesi d’età. Si tratta, in entrambi i casi, di bovini la cui carne si distingue per tenerezza e gusto intenso. Si parla, infine, di vitellone e scottona “ai cereali” con riferimento al fatto che gli animali seguono una dieta equilibrata e priva di grassi animali aggiunti.

Come si suol dire siamo quel che mangiamo, e lo stesso vale per gli animali. Non a caso i bovini allevati secondo il disciplinare “Vitellone e Scottona ai Cereali”, come quelli di razza Blonde d’Aquitaine, sono nutriti unicamente con prodotti di origine vegetale. Oltretutto, la dieta viene adattata all’età del bovino. In particolare, nella prima fase di adattamento essa è a base di cereali, come mais, orzo e grano. Segue la fase di ingrasso, durante la quale viene incrementato il contenuto di proteine e amidi. L’ultima fase è quella del finissaggio, con la quale si aumenta il grasso intramuscolare grazie agli zuccheri.

Esemplari di Blonde d'Aquitaine allevati secondi i disciplinari approvati dal SQNZL’obiettivo degli allevatori che aderiscono al disciplinare del SQNZ è quello di adottare una dieta sana ed equilibrata. Il risultato è una carne di qualità eccellente, che si distingue per il giusto quantitativo di grasso e una tenerezza senza pari.

Consorzio Sigillo Italiano: approvato dal SQNZ

Nel 2018 il MiPAAF ha emanato un decreto di riconoscimento del Consorzio Sigillo Italiano. Si tratta di un marchio finalizzato a promuovere la qualità approvata dal SQNZ tra i consumatori. Uno degli obiettivi, infatti, è proprio quello di fornire un marchio ben riconoscibile, che si faccia garante di qualità sugli scaffali dei negozi prima ancora che il consumatore legga le minuscole etichette.

Il logo del Consorzio Sigillo Italiano, approvato dal SQNZLa vera mission del Consorzio, ideato e promosso dagli allevatori stessi, è il benessere animale. Ambienti protetti, una dieta sana ed equilibrata, una filiera controllata e tracciabile, nonché la grande passione degli allevatori sono, infatti, il primo passo verso un prodotto finito eccellente. Proprio per questo motivo gli allevatori di Blonde d’Aquitaine, che aderiscono al Consorzio, mettono a disposizione degli animali stalle ampie e spaziose, acqua pulita, alimenti di prima scelta e prevedono controlli veterinari di routine. 

Asprocarne Piemonte: missione qualità

Oltre 200 allevatori appartenenti al circuito Asprocarne Piemonte sono stati tra i primi in Italia a ottenere la certificazione del SQNZ. Nato nel 1985, il suo scopo è quello di valorizzare e commercializzare le carni bovine prodotte dai soci. Da più di 35 anni Asprocarne Piemonte si batte per la trasparenza dei prodotti degli allevatori del circuito, puntando sulla tracciabilità e sull’informazione del consumatore.

Il logo del Consorzio Sigillo Italiano, approvato dal SQNZÈ attualmente in corso un progetto di promozione “Blonde d’Aquitaine: European Beef Excellence”, gestito da Asprocarne Piemonte in collaborazione con France Blonde d’Aquitaine Sélection e co-finanziato dall’Unione Europea. Il loro fine è quello di promuovere la conoscenza e il consumo della razza bovina Blonde d’Aquitaine. Si tratta di una razza esportata in tutto il mondo e nota per la qualità della sua carne – come dice lo slogan – naturalmente tenera.