Il progetto “Blonde d’Aquitaine – European Beef Excellence” nasce con l’obiettivo di valorizzare la pregiata carne Blonde d’Aquitaine sensibilizzando i consumatori dei Paesi produttori, Italia e Francia, sulle caratteristiche distintive di questa razza unica. Un prodotto che è il risultato di fattori come qualità, sicurezza alimentare, sostenibilità e rispetto del benessere animale lungo tutta la filiera.
A due anni dall’inizio del secondo triennio di questo ambizioso progetto, si registrano risultati concreti. L’indagine condotta da Nomisma partendo dai dati raccolti con la Consumer Survey su un campione rappresentativo di 1.000 intervistati per Paese, evidenzia progressi significativi nella conoscenza e nella percezione del prodotto. In Italia, la notorietà della razza è passata dal 16% al 22%; in Francia, si conferma alta e stabile al 61% (rispetto al 60% del primo anno), con un numero crescente di consumatori che ne ha sperimentato il consumo negli ultimi 12 mesi.
L’identikit del conoscitore di Blonde d’Aquitaine evidenzia caratteristiche diverse tra Italia e Francia. In Italia, il profilo è prevalente di un uomo altamente scolarizzato, di età tra i 30 e i 44 anni, con reddito elevato e residente nel Nord-Ovest. In Francia non si riscontrano differenze dal punto di vista di genere e la notorietà è piuttosto consolidata nei consumatori che hanno più di 30 anni e nelle famiglie pluricomponenti.
Nel mercato francese, approfondendo l’analisi sotto il profilo dei consumatori, si evidenzia come le preferenze per la carne della razza Blonde d’Aquitaine si concentrino prevalentemente tra i laureati e, com’è prevedibile, tra i residenti della Nuova Aquitania.
Questa crescente attenzione ha dirette ricadute positive sul livello di consapevolezza specifica dei consumatori per ciò che riguarda le caratteristiche qualitative, di sicurezza alimentare, benessere animale e sostenibilità ambientale della carne di razza Blonde d’Aquitaine. Rispetto ai risultati pre-campagna In Italia, la quota di popolazione consapevole di queste specifiche è passata dal 10% al 15%, segnando un incremento di 5 punti percentuali. In Francia, dove la consapevolezza iniziale era già più alta, si è registrato un aumento dal 39% al 42%. Sebbene i livelli assoluti differiscano sensibilmente tra i due Paesi, in entrambi i casi si osserva un miglioramento dell’informazione e della percezione del prodotto da parte dei consumatori, segno dell’efficacia delle azioni di comunicazione intraprese grazie a questo progetto.
Molto positivi sono anche i dati sulla percezione qualitativa: in Italia, 1 consumatore su 2 che conosce la Blonde d’Aquitaine la considera superiore rispetto ad altre carni bovine, apprezzandone l’immagine premium, la sicurezza e le qualità organolettiche. In Francia, dove la razza è più conosciuta, queste caratteristiche sono già ben consolidate nella percezione del consumatore.
Il progetto ha inoltre contribuito a migliorare la conoscenza dei marchi di qualità: in Italia, il “Sigillo Italiano” risulta ancora poco noto (60% dei consumatori non lo riconosce), ma in crescita rispetto all’anno precedente. In Francia, il Label Rouge conferma invece una forte notorietà, con solo il 16% che dichiara di non conoscerlo.
Questi risultati si inseriscono in un quadro più ampio, che vede l’Unione Europea impegnata a fornire ai cittadini strumenti per compiere scelte alimentari più consapevoli, promuovendo allo stesso tempo una filiera trasparente, sostenibile e responsabile.
L’impatto della campagna è evidente, ma resta fondamentale proseguire il lavoro di informazione, soprattutto, per rafforzare ulteriormente la fiducia dei consumatori nella carne Blonde d’Aquitaine e nel valore dell’eccellenza zootecnica europea.
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